How to: come addobbare al meglio la casa per Natale

Finalmente ci siamo, siamo entrati ufficialmente nel periodo più bello dell’anno, nonché il mio preferito: il Natale.

Le strade iniziano ad essere illuminate a festa, le canzoni di natale passano alla rado, le vetrine dei negozi sono addobbate, gli elementi ci sono tutti.. Poi torni a casa, e appena varchi la soglia ti assale una sensazione strana, come se gli addobbi ed i decori scelti per la tua casa non ti trasmettessero quel calore che speravi..ma perché, quali sono gli “errori” più comuni che si fanno quando si addobba casa propria? Adesso ve lo spiego io..

 

Partiamo da un presupposto: il Natale non è solo un periodo dell’anno, è un sentimento, uno stato d’animo, un qualcosa che senti nel profondo e, come tale, ognuno lo vive a modo proprio, quindi non sentitevi in qualche modo sbagliate se casa vostra non somiglia a quelle case addobbate di tutto punto che vedete su Instagram, magari quegli addobbi riportati nella vostra abitazione non vi trasmetterebbero quella sensazione di Natale che invece avete quando mettete i vostri addobbi,  è tutto estremamente soggettivo.

 

Quindi a chi sono rivolti questi consigli? A chi desidera seguire delle linee un po’ più precise, agli esteti, a chi vuole una casa arredata in maniera elegante, o semplicemente a chi vorrebbe degli spunti per migliorare i propri addobbi..

Insomma, sono dei consigli, e come tali vanno presi, non come leggi assolute.

 

..pronte? Bene, cominciamo!

 

Partiamo dall’inquadrare lo stile della nostra casa e cerchiamo di seguire un filone con ciò che dovrebbero essere i nostri addobbi, se ad esempio abbiamo una casa in stile Rustico Chic (come ad esempio la mia), dove abbiamo una forte com ponente di legno grezzo e pietre, non avrebbe senso inserire elementi decorativi moderni negli addobbi, stonerebbero.

Quindi la prima domanda da farci è, com’è casa nostra? 

Da qui possiamo partire con la ricerca dei vari elementi da inserire.

Una cosa che io amo negli addobbi, sono i “festoni” fatti a mò di ghirlanda, quei lunghi rami modellabili che richiamano l’effetto abete, sono facilmente reperibili e si adattano a tutti gli stili in base a come poi li si decora..ma dove metterli? 

Diciamo che si adattano bene un po’ ovunque, sopra una porta, come “contorno” di un mobile alto, sul corrimano delle scale se le avete, io fino allo scorso anno li mettevo lungo i bastoni delle tende e l’effetto era meraviglioso, sembrava di essere in un bosco incantato. Questo non vuol dire ovviamente che dobbiate metterli su ogni superficie possibile ed immaginabile, bisogna capire i punti della casa che hanno necessità di essere valorizzati e decorarli, senza eccedere.

Una cosa che io amo fare con questi rami, è riempirli di luci, danno un effetto più caldo e natalizio, ma attenzione, perché ora ci addentreremo in un argomento che mi sta molto a cuore..

LE LUCI!!

Una delle cose che cambia radicalmente l’aspetto di una casa dono sicuramente le luci, e questo vale sempre, specialmente nel periodo di Natale, e quando si eccede o si usano dei colori poco idonei, l’effetto trash è quasi sicuramente assicurato.

Ma partiamo dalle basi, dove usarle? Non ovunque, questa è la prima risposta che mi verrebbe da darvi, troppo spesso vedo luci che sembrano lanciate senza un criterio logico e che, oltre a non essere belle, creano un effetto estremamente disordinato, le luci le andremo a mettere sull’albero o su altri elementi decorativi come i rami di cui parlavamo prima, mai da sole a meno che non stiate decorando il terrazzo..e per quanto riguarda il colore?

Un NO categorico lo dobbiamo dare alle luci multicolor che andavano di moda negli anni 80/90, anche se messe bene creano nel complesso un effetto disordinato e poco elegante.

Altro grande NO lo dobbiamo dare alle luci blu, ogni anno una discussione con mia mamma perché lei con le luci blu ci fa tutto il corrimano della scala esterna, e quando vado a casa sua mi prende sempre un infarto perché da lontano sembra ci sia la polizia sotto casa.. 

Ultimo NO lo diamo alle luci bianche e fredde, quel tipo di luce è ok solo negli ospedali (e anche lì comunque avrei da ridire) e in nessun altro posto, sono un tipo di luci in grado di mortificare anche la casa più bella, figuratevi come potrebbero risultare su un albero o in varie zone della casa. 

Quindi, che luci dobbiamo usare? L’ideale sono le luci Led calde, quelle più tendenti al giallo che al bianco per intenderci, e questo vale sia per le decorazioni da interno che da esterno.

 

Passiamo ora a sua maestà l’albero!

Per quanto riguarda la forma, quella va valutata in base allo spazio e all’altezza che avete a disposizione, inutile comprare un albero con un diametro di 2 metri se poi per passare dovete strisciare contro il muro, preferite piuttosto un albero slim. Partiamo dalla base, e intendo proprio in senso letterale, la base dell’albero: va coperta, non ci sono ne SE e ne MA, la base coi piedini in metallo è una delle cose più antiestetiche dell’universo..ma con cosa coprirla?

 

Anche qui dobbiamo tener presente lo stile della casa, esistono basi di qualsiasi tipo, color oro, argento, in rattan, in velluto, quest’anno hanno iniziato a spopolare le basi fatte a mò di tronco (che io ho prontamente acquistato) che oltre a sposarsi bene con un tipo di arredo più rustico (anche quelle in rattan si prestano bene a questo tipo di stile), permettono di rendere l’albero più alto laddove si abbiano a disposizione le altezze in casa.

NO CATEGORICO a coperte, copertine, pellicce, a pseudo boschi riprodotti mettendo animali di vario tipo o, peggio ancora, gnomi.

Passiamo alle luci dell’albero, come metterle?

L’unico NO che mi sento di dare riguarda le luci applicate “a tenda”, ossia dal basso verso l’alto e viceversa, l’effetto finale non è dei migliori. Quest’anno ho seguito una nuova tecnica che consente di avere l’albero super pieno, senza buchi e con un effetto stupendo,  che consiste nell’arrotolare con le luci ogni ramo, partendo dall’interno fino ad arrivare alla punta del ramo, ma mi rendo conto essere un metodo molto laborioso, lungo ed impegnativo, e soprattutto non adatto tutte le tasche in quanto vanno acquistati un quantitativo di luci spropositato.

Il giusto compromesso è il metodo classico, quello con cui si gira intorno all’albero con la catena di luci salendo gradualmente fino alla cima, si ha un effetto riempitivo tutto sommato buono, non servono troppi metri di luci e a livello di tempo è abbastanza sbrigativo.

Con cosa decorare l’albero?

Partiamo con l’affermazione contraria, ossia con cosa NON decorare l’albero.

Evitiamo i festoni, quelli colorati e tutti luccicanti che avevano tutti negli anni 90, l’effetto non è il massimo. 

Per il resto via libera alla vostra fantasia, se volete un albero tradizionale puntate sul rosso e sull’oro (che è quello che io personalmente preferisco), se volete qualcosa di più moderno puntate all’argento con una piccola dose di oro, se invece amato lo stile minimale potete anche evitare gli addobbi e lasciare l’albero solo con le lucine come decorazioni (in questo caso, se potete, mettetele con il metodo che ho seguito io quest’anno).

 

Un altra cosa che io amo nelle case addobbate, è un tocco Green anche a Natale, a casa mia non manca mai una stella di Natale, e perché no, un pò di vischio appeso..

La conoscete la tradizione del vischio, vero? Non fatevi cogliere impreparate, quando bacerete il vostro amato sotto al vischio, assicuratevi di avere labbra al bacio, vi consiglio l’uso di un gommage labbra come ad esempio Wildberry Magic di Bqueen, dopo averlo usato le labbra risultano immediatamente più lisce, uniformi e dall’aspetto sano, e per renderle più morbide provate subito dopo Wildberry Elixir, un olio labbra riempitivo ed emolliente con azione rimpolpante.

 

Ragazze, spero di essere stata esaustiva, sono curiosa di vedere i vostri addobbi e le vostre case in versione natalizia, nel frattempo vi chiedo, qual è lo stile che più si avvicina alla vostra casa?

Rustico, moderno, nordico, minimalista.. non vedo l’ora di leggere le vostre risposte.

 

A presto,

Giada

Articolo a cura di Giada Santoro

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